Ed. dei ff. 1-79 del ms. di Cracovia e ricostruzione parziale, attraverso citazioni sparse in una raccolta anonima, posteriore al 1365, contenuta ai ff. 233v-280v del ms. Wien, ÖNB, 4785, di una parte di una
Logica attribuita ad un finora sconosciuto e non ancora precisamente identificato Tommaso di Cleve. Il testo anonimo è connesso con la tradizione medievale dei
sophismata, con cui si intende, in generale, un'affermazione di una certa ambiguità semantica che provoca un effetto anti-intuitivo. L'A., sulla base del ms. Kraków, Bibl. Jagiellonska, 686 (ff. 1ra-79rb), stabilisce che il testo è stato scritto a Praga dopo il 1494. Il ms. contiene alcune annotazioni di Francesco di Brega (responsabile del passaggio del ms. dall'Università di Praga a quella di Cracovia) dell'inizio del XV sec. Il valore centrale del testo consiste nella forma in cui sono integrate una gran quantità e varietà di fonti tardomedievali. L'A. individua quasi tutte le fonti logiche utilizzate dall'anonimo: Pietro Ispano, Giovanni Buridano, Marsilio di Inghen, Tommaso Manlevelt, Giovanni Wyclif, Giovanni Hunter, Guglielmo Heytesbury, Riccardo Kilvington, Riccardo Brinkley, Tommaso di Cleves e Riccardo Billingham (
Speculum puerorum)
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