Roberto Angelini Gregorio da Passignano, «Vita Iohannis Gualberti» (BHL 4400): frammenti di una biografia autentica del sec. XII o falsificazione settecentesca? Hagiographica 15
(2008)
145-75
Abstract
Della
Vita Iohannis Gualberti (BHL 4400) rimangono solo gli
excerpta contenuti nelle opere di Fedele Soldani della prima metà del XVIII sec., qualche frammento inserito da Sala nel suo
Dizionario e un miracolo in traduzione italiana in una vita pubblicata da Eudosio Loccatelli nel 1583. La tradizione vallombrosana ha sempre attribuito questo testo alla penna di Gregorio da Passignano ed è verosimile che l'abate abbia inserito una sua agiografia del fondatore dell'Ordine all'interno della richiesta di canonizzazione per Giovanni Gualberto, fatta pervenire al papa il primo ottobre 1193. Il punto della questione è però se i frammenti che sono giunti siano del Passignanese oppure facciano parte di una falsificazione settecentesca: l'A. parte quindi da un'analisi filologica delle fonti della
Vita frammentaria e un loro confronto critico, dall'altra parte, compie uno studio storico del contesto in cui potrebbe essere maturata l'idea di una falsificazione. Innanzitutto si nota come delle quattro vite antiche note di Giovanni - ovverosia quella di Andrea di Strumi (BHL 4397, XI sec. ex.), quella di Attone da Pistoia (BHL 4398, XII sec. in.), quella dell'Anonimo della Nazionale (BHL 4399, XII sec. in.) e quella di Andrea da Genova (BHL 4402, XV sec. in.) - le affinità maggiori si hanno con l'ultima, che viene infatti collazionata con i passi della
Vita in oggetto, che evidentemente costituì una fonte per Andrea. D'altra parte anche l'analisi storica conferma la tesi che la
Vita di Gregorio da Passignano non è una falsificazione, infatti vi si trovano elementi che rendono plausibile una sua composizione negli anni settanta del XII sec., come autorevole conferma letteraria alla posizione predominante del monastero di Passignano nel territorio del medio Valdarno superiore.
Riduci
Argomenti e indici Gregorius Passinianensis abbas v. 1170/1180, m. ante 1206 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Rogas, imperas, pater Hugo reverentissime... ) Iohannes Gualberti, congr. Vallisumbrosae fundator n. ca. 995, m. 12-7-1073 Andreas de Sancto Ambrosio Ianuensis v. 1419 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Scriptura Sacra luculentissime testante, patet sanctos quatuor evangelistas Domini nostri Iesu Christi euvangelium scripsisse... Attendite, populi omnes, et attendat terra et plenitudo eius; et sit nobis Dominus Deus in tes Andreas Strumensis abbas m. ante 1106 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (... deridet, nunc tamen vocetur et veniat... ) Atto Pistoriensis episcopus n. 1070/1080, m. 21-6-1153 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti abbatis Vallisumbrosae (Plerumque rogatus a pluribus congregationis Vallimbrosanae fratribus... Tempore quo simoniaca et Nicolaitarum haereses... Haec ego frater unus peccator... )
Luoghi: Passignano (Firenze)
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Scheda N: 30 - 2041
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Roberto Angelini «Iniuriam pertulit»: dell'offesa ricevuta dal beato padre Giovanni Gualberto durante il soggiorno a Camaldoli. Testimonianze, reticenze e trasformazioni nella tradizione agiografica MedRin 20
(2009)
71-82
Abstract
Disamina sulle principali fonti storiche relative alla permanenza di Giovanni Gualberto a Camaldoli, prima della fondazione di Vallombrosa. La notizia dell'offesa ricevuta dal santo trova riscontro solo nella
Vita di Andrea di Strumi (BHL 4397, XI sec. ex.), ma non nelle biografie di Attone da Pistoia (BHL 4398, XII sec. in.) e del cosiddetto «Anonimo della Nazionale», (BHL 4399, XII sec. in.). Non rimane alcuna traccia nemmeno nei frammenti che vanno sotto il nome di Gregorio da Passignano (BHL 4400), che Andrea da Genova nel suo testo (BHL 4402, XV sec. in.) segue da vicino. L'A. propone un'interpretazione dell'ingiuria sulla base delle rispettive peculiarità monastiche delle due famiglie religiose: camaldolese e vallombrosana. L'ipotesi più probabile consiste nel credere che Giovanni Gualberto, dopo aver rifiutato più volte il sacerdozio, ritenendosi indegno di un simile incarico, abbia suscitato nei suoi confronti la violenta reazione, anche se solo verbale, da parte dei monaci appartenenti a un Ordine a spiccato carattere eremitico che, come tale, per garantire l'autosufficienza spirituale dei propri membri, richiedeva la necessità del sacramento sacerdotale.
Riduci
Argomenti e indici Iohannes Gualberti m. 12-7-1073 Camaldolesi Iohannes Gualberti, congr. Vallisumbrosae fundator n. ca. 995, m. 12-7-1073 Vallombrosani Andreas de Sancto Ambrosio Ianuensis v. 1419 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Scriptura Sacra luculentissime testante, patet sanctos quatuor evangelistas Domini nostri Iesu Christi euvangelium scripsisse... Attendite, populi omnes, et attendat terra et plenitudo eius; et sit nobis Dominus Deus in tes Andreas Strumensis abbas m. ante 1106 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (... deridet, nunc tamen vocetur et veniat... ) Atto Pistoriensis episcopus n. 1070/1080, m. 21-6-1153 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti abbatis Vallisumbrosae (Plerumque rogatus a pluribus congregationis Vallimbrosanae fratribus... Tempore quo simoniaca et Nicolaitarum haereses... Haec ego frater unus peccator... ) Gregorius Passinianensis abbas v. 1170/1180, m. ante 1206 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Rogas, imperas, pater Hugo reverentissime... )
Luoghi: Camaldoli (Arezzo) Vallombrosa (Firenze)
Scheda N: 32 - 2351
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Roberto Angelini «Iniuriam pertulit»: dell'offesa ricevuta dal beato padre Giovanni Gualberto, fondatore di Vallombrosa, durante il soggiorno a Camaldoli. Testimonianze, reticenze e trasformazioni nella tradizione agiografica Monaci e pellegrini nell'Europa medievale. Viaggi, sperimentazioni, conflitti e forme di mediazione cur. Francesco Salvestrini , Firenze, Polistampa 2014 (Società storica della Valdelsa. Biblioteca della «Miscellanea storica della Valdelsa» 26) pp. 268, 157-68
Abstract
Lo studio ripercorre la prima agiografia vallombrosana su Giovanni Gualberto, iniziatore dell'Ordine, per rilevare il modo affatto differente di trattare l'episodio della breve permanenza presso l'eremo di Camaldoli, subito prima di arrivare a Vallombrosa, nel 1036, per dare inizio alla nuova forma di vita monastica. Andrea di Strumi, il primo biografo, parla di un'autentica offesa che il santo avrebbe ricevuto dai Camaldolesi, senza dare ulteriori indicazioni sul modo e il motivo. La notizia comunque scompare dalle fonti successive, come Attone da Pistoia o Gregorio da Passignano, dipendenti dallo Strumense, ma anche nell'anonima
Vita del ms. Firenze, Laurenziana, Pl. 20.6, un testo che ha una posizione a sé stante. Solo la riscrittura biografica quattrocentesca, una compilazione degli scritti più antichi a opera del benedettino Andrea da Genova, torna sulla vicenda, ma per sostenere che i fatti sarebbero andati in modo del tutto opposto: in piena concordia tra il futuro fondatore vallombrosano e addirittura, con un vistoso anacronismo, il suo omologo camaldolese Romualdo. Sulla base degli scarsi elementi a disposizione, il saggio fornisce l'ipotesi interpretativa più verosimile: una possibile ingiuria sarebbe dipesa dal rifiuto opposto, in questa, come in altre occasioni, da Giovanni Gualberto, rigoroso sostenitore del cenobitismo, nel nome del supremo e soverchio rispetto per il sacerdozio, di ricevere questo sacramento, necessario invece all'autarcheia tipica dell'eremita camaldolese. Il saggio è stato recensito da Riccardo Ciliberti in «Rivista di storia della Chiesa in Italia» 69 (2015) 623. (Francesca Bongiovanni)
Riduci
Argomenti e indici Iohannes Gualberti, congr. Vallisumbrosae fundator n. ca. 995, m. 12-7-1073 Legende sanctorum (Quadam die convitatus in cathedrali ecclesia civitatis Florentie ad predicandum populo in vulgari sollempnitate(m) patris almi Zenobii) Romualdus abbas fundator OSBCam m. 1027 Andreas de Sancto Ambrosio Ianuensis v. 1419 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Scriptura Sacra luculentissime testante, patet sanctos quatuor evangelistas Domini nostri Iesu Christi euvangelium scripsisse... Attendite, populi omnes, et attendat terra et plenitudo eius; et sit nobis Dominus Deus in tes Andreas Strumensis abbas m. ante 1106 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (... deridet, nunc tamen vocetur et veniat... ) Atto Pistoriensis episcopus n. 1070/1080, m. 21-6-1153 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti abbatis Vallisumbrosae (Plerumque rogatus a pluribus congregationis Vallimbrosanae fratribus... Tempore quo simoniaca et Nicolaitarum haereses... Haec ego frater unus peccator... ) Gregorius Passinianensis abbas v. 1170/1180, m. ante 1206 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Rogas, imperas, pater Hugo reverentissime... )
Luoghi: Camaldoli (Arezzo) Vallombrosa (Firenze)
Manoscritti
Scheda N: 38 - 5842
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-iniuriam-pertulit-dell-offesa-ricevuta-dal-beato-/708324
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Roberto Angelini (ed.) La «Vita sancti Iohannis Gualberti» di Andrea da Genova (BHL 4402) praef. Francesco Salvestrini , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2011 pp. LIV-178 (Quaderni di «Hagiographica» 9)
Abstract
Per la composizione di una nuova presentazione agiografica su Giovanni Gualberto, fondatore di Vallombrosa, l'abate genovese Bartolomeo da Cogoleto, si rivolse al priore benedettino Andrea da Genova per i suoi meriti letterari ma, dati i suoi legami con i Doria, anche per ingraziarsi la potente famiglia cittadina. Poco infatti è noto sull'autore della
Vita Iohannis Gualberti (BHL 4402), salvo la data, 1419, del viaggio da lui compiuto a Firenze per raccogliere i materiali necessari alla composizione dello scritto. I riferimenti inoltre alla concomitante presenza e all'operato nel centro toscano del neo eletto papa Martino V, permettono di scorgere, oltre alle più evidenti istanze devozionali, anche uno spiccato interesse per il ritorno, dopo la fine del Grande Scisma d'Occidente, a un papato forte. In questa direzione lo studio delle fonti utilizzate permette di rintracciare i connotati dell'ideologia riformista che faceva capo a papa Gregorio VII, storico protettore e fautore dell'Ordine, fin dalle sue origini. Il filone riformatore gregoriano è presente, senza interruzioni fin dalla prima stagione agiografica (XI-XII sec.) comprendente Andrea di Strumi (BHL 4397), Attone da Pistoia (BHL 4398), il cosiddetto Anonimo della Nazionale (BHL 4399) e Gregorio da Passignano (BHL 4400). Sono infatti queste le narrazioni impiegate dal biografo genovese, in combinazione reciproca, secondo le specificità che ciascuna apporta. Nella sua opera, giudicata dagli eruditi della congregazione stessa come la più completa e documentata, il santo spicca per la sua strenua scelta cenobitica, il rigoroso rispetto del sacerdozio, ma soprattutto il costante impegno contro la corruzione della chiesa, in particolare sotto il profilo della lotta antisimoniaca. Il testo dell'edizione critica si basa sul codice più antico (e forse autografo): Firenze, Archivio di Stato, Congregazioni Religiose Soppresse dal Governo Francese, 260, 223, dal quale discende il resto della tradizione. (Silvia Nocentini)
Riduci
Argomenti e indici Andreas de Sancto Ambrosio Ianuensis v. 1419 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Scriptura Sacra luculentissime testante, patet sanctos quatuor evangelistas Domini nostri Iesu Christi euvangelium scripsisse... Attendite, populi omnes, et attendat terra et plenitudo eius; et sit nobis Dominus Deus in tes Gregorius VII papa n. 1025/1030, m. 25-5-1085 Iohannes Gualberti, congr. Vallisumbrosae fundator n. ca. 995, m. 12-7-1073 Martinus V papa n. 1369/1370, m. 20-2-1431 Andreas Strumensis abbas m. ante 1106 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (... deridet, nunc tamen vocetur et veniat... ) Atto Pistoriensis episcopus n. 1070/1080, m. 21-6-1153 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti abbatis Vallisumbrosae (Plerumque rogatus a pluribus congregationis Vallimbrosanae fratribus... Tempore quo simoniaca et Nicolaitarum haereses... Haec ego frater unus peccator... ) Gregorius Passinianensis abbas v. 1170/1180, m. ante 1206 ,
Vita sancti Iohannis Gualberti (Rogas, imperas, pater Hugo reverentissime... ) Manoscritti
Scheda N: 32 - 268
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/la-vita-sancti-iohannis-gualberti-di-andrea-da-gen/600980
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Giulia Barone Gli studi sul monachesimo vallombrosano e le nuove tendenze della storiografia monastica Monaci, ebrei, santi. Studi per Sofia Boesch Gajano . Atti delle Giornate di studio «Sophia kai historia» Roma, 17-19 febbraio 2005 cur. Antonio Volpato , Roma, Viella 2008 (Università degli studi Roma Tre, Dipartimento di studi storici, geografici, antropologici. Studi e ricerche 16) pp. 535, 79-90
Abstract
Partendo dalle considerazioni contenute nello scritto di S. Boesch Gajano
Storia e tradizione vallombrosane in «Bullettino dell'Istituto storico italiano per il medio evo e Archivio Muratoriano» 76 (1964) 99-216, l'A. verifica in quale contesto storico, culturale e storiografico è maturato il lungo saggio. Fino agli anni Cinquanta del Novecento lo studio della storia religiosa rimase appannaggio dei religiosi, figure spesso provenienti dal medesimo Ordine che si intendeva illustrare. In seguito si è potuto assistere alla manifestazione di un interesse consistente da parte di studiosi laici nei confronti di argomenti relativi alla vita religiosa; tra questi «pionieri» si ricordano R. Morghen, E. Dupré Theseider, P. Brezzi, G. Tabacco e C. Violante. La storia religiosa o quella della spiritualità non rappresentano il nucleo dell'attività di ricerca promossa da questi studiosi, ma piuttosto una parte, per quanto rilevante e collegata alle altre, di un contesto decisamente più ampio. L'approccio verso queste tematiche ha consentito l'apertura di un punto di vista differente rispetto a quello promosso dagli storici «organici», favorendo in questo senso una ricalibratura delle varie questioni che ha prodotto una crescita evidente degli studi, favorita anche dal rinnovato vigore manifestato dagli studiosi attivi nei rispettivi ordini. Nello stesso periodo è maturata anche una differente sensibilità nei confronti delle fonti, con una ricerca che non si limita alle notizie desumibili dal testo, ma indaga nel tentativo di interpretare le intenzioni di chi scrive, le eventuali censure, le motivazioni personali, etc. Tra gli studiosi che hanno animato maggiormente questa nuova linea metodologica si ricordano A. Frugoni e G. Vinay. Un ulteriore fattore che concorse a favorire queste tendenze storiografiche fu costituito dalla preparazione del Concilio Vaticano II, all'inizio degli anni Sessanta, che suggerì a religiosi e laici nuove problematiche e nuovi aspetti da prendere in considerazione. Il succitato studio della Boesch Gajano, uscito proprio in questo periodo di fermento storiografico, si basa su tre
vitae di Giovanni Gualberto, quella di Andrea da Strumi, quella anonima e quella di Attone, dipendente da Andrea. La studiosa non concentra la sua disamina sulla vita di Giovanni ma piuttosto sul senso delle tre testimonianze prese in esame, ponendo al centro della problematica la famiglia religiosa dei vallombrosani e il rapporto costruito dai frati con il fondatore dell'Ordine. (Silvia Agnoletti)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 30 - 8351; 32 - 11199
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