Descrizione diretta
Lucca, Biblioteca Capitolare Feliniana 19
sec. IX terzo quarto data stimata membr. ff. 301; le controguardie anteriore e posteriore sono di recupero da uno stesso codice liturgico con notazione neumatica; fascicoli 1 (8), 2 (4), 3-6 (8), 7 (9), 8-9 (8), 10 (2), 11-23 (8), 24 (7), 25-30 (8), 31 (10), 32-35 (8), 36 (5), 37-39 (8): i fascicoli presentano sul margine inf. del foglio iniziale una numerazione, antica ma non originaria, eccedente di una unità in quanto l'attuale fascicolo 31 presenta, per mero errore, sul foglio iniziale, f. 231r, la numerazione XXXI e sul finale f. 240v XXXII; la numerazione è presente anche sul fascicolo finale (f. 301v marg. inf.: xl ), che non doveva essere l'ultimo data la mutilazione testuale; una numerazione diversa, forse originaria, è rilevabile solo sui fascicoli iniziali (sul foglio finale). dimensioni: 308 x 218 max.; specchio di scrittura: 21 [242] 45 x 14 [71 (13) 75] 43 (var., f. 89r); 23 [240] 43 x 10 [72 (13) 72] 10/40 (f. 163r, var.); rr. 41/ll. 41 (var., f. 89r); rr. 34/ll. 34 (var., f. 160r), rigatura a secco: variabile anche all'interno di uno stesso fascicolo, in modo sostanziale disposizione del testo: caratteristica è l'esiguità dei margini, in particolare dei margini interni: poco più di un centimetro dalla linea di piegatura; la scrittura, su due larghe colonne, spesso copre le giustificazioni verticali, specie laddove sono doppiescritture e mani minuscola precarolina; note generali sulla scrittura: diversi copisti (almeno una ventina) con scritture ben seguibili per l'utilizzo connotativo di elementi grafici del sistema precarolino, si sono suddivisi il testo; in genere gli stacchi di mano corrispondono a cambio di fascicolo, punti nei quali si registrano o scritture più serrate oppure ampi spazi in bianco (f. 28vb, f. 135v tutto in bianco, f. 182vb parte della col.). Il manoscritto, con ogni probabilità prodotto locale (come il coevo ms. BCF 21), testimone della sopravvivenza di botteghe laiche, presenta la coesistenza di mani fortemente legate al sistema grafico precarolino (ad es. la mano che si affaccia nei fasc. 8-10) e mani molto più evolute (vd. ad es., f. 144r). Nel complesso il quadro grafico rimane comunque ben distante dal ms. 490, cui è generalmente paragonato e grosso modo allineato anche per cronologia (Bischoff, che individua anche elementi visigotici in alcune mani - es ai ff. 67r, 68v-69v, 71v, 231r-232v - propone: sec. IX primo/secondo quarto) sia per una scrittura tutto sommato rientrante nel quadro della minuscola carolina sia per l'utilizzo delle scritture maiuscole solo nell'usuale funzione distintiva; si propone una leggera post-datazione decorato: esiguo l'apparato decorativo Iniziali semplici rubricato: sintetiche rubricheLegatura moderna in assi e dorso in pelle (sec. XVIII)Stato di conservazione La compagine è in via di sfascicolazioneEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post XIV)Storia del manoscritto Al f. 300va in capitali di grande modulo l'indicazione di prezzo: Explicit liber XXII Civitatis Dei. Deo gratias amen. Versus habet duodecim milia, membrana sol. I, fiunt simul solidi IIIs . Sicuramente identificabile nell'inv. del 1315 per l'incipit fortemente connotante (In hoc codice , dalla nota contenutistica iniziale) il manoscritto deve successivamente aver perso qualche foglio in fine, visto che l'explicit (. et desinit 'libenter' ) non corrisponde. A f. 1r, marg. inf.: XVII , segnatura ancora registrata nell'inventario del 1498. In Bischoff (cfr. bibl.) si parla di un f. 302 in precedenza erroneamente inserito, come f. 216, nel ms. BCF 8 ma poi ricollocato nella compagine; attualmente il foglio deve essere andato nuovamente disperso. Per indicazioni sulla corrispondenza tra Mons. Mercati e l'abate Liebaert riguardo a questo ed altri mss. lucchesi vedi scheda del ms. BCF 13.De civitate Dei , Augustinus Aurelius , ff. 1ra-300vaEpistola Clementis ad Iacobum [Rufino Aquileiensi interprete], Clemens I papa pseudo trad. Rufini AquileiensisEpistola Clementis ad Iacobum [opus pseudo Clementis I papae; translatio ex graeco], Rufinus Aquileiensis , ff. 300vb-301vb mutiloBibliografia Baronius Catalogus (1757) p. 9; Guidi-Pellegrinetti, Inventari (1921) pp. 123 l. 26 o 34, 200 l. 102, 274, 275; Laurent Paul Liebaert (1962) pp. 104 e 105n; Oberleitner Augustinus Italien (1969) p. 122; Villa, Antiche biblioteche (1972) p. 72; Ghilarducci Il vescovo Felino (1972) p. 173 n. 30; Bischoff, Manuscripts and Libraries (1994) pp. 5, 50; Gorman Manuscript Traditions (2001) pp. 182, 332, 337; Bischoff Festländische Hss. II (2004) p. 130 nr. 2519; Colombi Assetto (2013) pp. 195, 204, 213-219, 232-233 e passim; Pomaro Materiali (2014) pp. 165, 183 n. 56 e 59; Mss. med. LU (2015) pp. 75-76 scheda 13; Bandini Giovanni Mercati (2017) pp. 5, 7; Delmulle-Colombi Forma del testo (2019) p. 24; Colombi Titoli (2019) p. 71
Note scheda originaria a c. di Gabriella Pomaro; revisione 2019
Risorse esterne collegate
Lucca, BCF 19, f. 1r
Lucca, BCF 19, f. 28v
Lucca, BCF 19, f. 29r
Lucca, BCF 19, f. 62r
Lucca, BCF 19, f. 66v
Lucca, BCF 19, f. 144r
Lucca, BCF 19, f. 160r
Lucca, BCF 19, f. 169r
Lucca, BCF 19, f. 242r
Lucca, BCF 19, f. 301r
Lucca, BCF 19, f. 301v
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