Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. soppr. C.5.5
sec. XIII terzo quarto data stimataNote datazione limite estremo dell'arco cronologico proposto membr. ff. V, 268, III'; numerazione antica al marg. sup.; ff. I-III e I'-III' cart. di restauro: f. III membr. antico, decurtato della metà inf. e con ampi risarcimenti: f. IV membr. antico (non è escludibile che le due guardier membranacee fossero in origine un bifolio); fascicoli 1-15 (10), 16 (8), 17-27 (10): il fasc. 16 (ff. 151-158) è un quaterno regolare; richiami a tutti i fascicoli dimensioni: 385 x 268 ca.; specchio di scrittura: 15 /4 /11 [239] 115 x 29 [75 (15) 73] 77 (f. 155r); rr. 41 / ll. 40 (f. 155r), rigatura a seccoscritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: littera textualis di almeno due (o tre) mani estremamente omogenee; la qualità grafica è ottima decorato: importante decorazione aniconicaa inseribile nell'ambiente aretino, in particolare avvicinabile alla serie dei 5 manoscritti databili al sec. XIII terzo quarto (al limite estremo) provenienti dal convento di S. Francesco di Cortona, ora conservati alla biblioteca comunale, attribuiti a scuola aretina (si veda Degli Innocenti - Gambuti in bibl.). In particolare è da approfondire la vicinanza con il «primo miniatore» del cod. Cortona, Biblioteca comunale dell' Accademia Etrusca, 4 (il ms. è catalogato in CODEX) Iniziali decorate: iniziali maggiori con decorazioni fogliate importanti ad apertura e (con frequenza non assoluta) all'inizio delle vite; iniziali minori con decorazione più limitata. Connotante è il forte uso della lumeggiatura a biacca.Legatura restaurata con dorso in pelle, nude assi, bindelle e fermagli che conserva le assi antiche con segni di una copertura in cuoio e forse di catenaturaEnte possessore Firenze, S. Croce, convento OFM (ca. aut post 1780); Certomondo (Poppi, Arezzo), Certomondo, convento OFM (sec. XIII ultimo quarto - 1780)Storia del manoscritto A f. IIIv marg. sup. nota coeva al ms.: Istum librum legendorum sanctorum fecit scribi comes Symon et concessit eum loco fratrum minorum de Certomundo tempore guardianie fratris Alberti de Mignano ut fratres dicti loci haberent eum ad proprium usum . Sul piatto superiore è riportato un cartellino forse ottocentesco «S. Croce n° 5», dal quale si evince come il manoscritto sia passato a S. Croce alla chiusura (1780) del convento poppiese; iter che condivise con altri manoscritti quali il BNCF Conv. Soppr. B.2.6 (analogamente presenta su questa banca dati)Legenda aurea , Iacobus de Varagine , ff. 1r-268vBibliografia Degl'Innocenti Gambuti Cortona (1977) pp. 43 fig. 20, 49 fig. 32 in part.; Maggioni Tabula (2019)
Risorse esterne collegate
Firenze, BNCF, Conv. soppr. C.5.5, f. 1r (part.)
Responsabile scheda: Gabriella PomaroScheda derivata da: MEL
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