Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 77.3
datato a. 1402Note datazione Vd. colophon. membr. ff. I, 65, I'; numerazione moderna in basso; i fogli di guardia sono cart. moderni; fascicoli 1-4 (8), 5 (8+1), 6-8 (8): richiamo regolare in fine; l'attuale f. 47 è di dimensioni minori, inserito nel quinto quaterno dal possessore Mattia Lupi; un foglietto di minime dimensioni inserito tra i ff. 5 e 6 è segnato 5bis. dimensioni: 275 x 205; specchio di scrittura: 215/218 x 151 (var.); ll. 54/66, rigatura a colore; a secco; a inchiostro: la preparazione per la scrittura prevede solo la riquadratura dello specchio a due colonne, con misure piuttosto variabili, secondo lo schema A2. disposizione del testo: lo specchio è riempito con minutissima scrittura ben ordinata e allineata ma molto serrata; quest'ultima spesso deborda e occupa la linea di testa (rr=ll).scritture e mani littera textualis; bastarda; note generali sulla scrittura: il codice è iniziato da una mano in minuta scrittura bastarda forse non italiana (francese?); da f. 12 fino alla fine prosegue il copista e notaio pistoiese, Giovanni di Tommaso, che si sottoscrive e data a f. 60rb, con una scrittura bastarda piccola, tracciata a tratti veloci e ben staccati, con penna sottile a punta abbastanza larga e pochissimo sguinciata. La mano del possessore Mattia Lupi è ben distinguibile (vd. Presenza di glosse). Non sono presenti altre mani a margine. Le parole iniziali dei singoli paragrafi, relativi a metri o prose, sono in littera textualis di modulo maggiore. Presenza di glosse / correzioni Mattia Lupi ha utilizzato il codice, sia a livello microtestuale con correzioni e revisioni puntuali, sia a livello più ampio a riparazione di lacune estese oppure per l'inserzione marginale del testo completo di alcuni metri. Il Lupi, infatti, ha rivisto tutto il testo dell'Expositio (testo nr. 1), reintegrando sul foglio ora numerato 47 un brano saltato in origine a lb. IV prosa 6 mentre nel commento alle Bucoliche virgiliane (testo nr. 2) ha aggiunto una chiosa a f. 63r. decorato: la seconda parte (ff. 60-65) non ha decorazione e presenta gli spazi relativi in bianco. Iniziali filigranate rubricato: segni paragrafali e numero corrente in rosso.Legatura medicea completa.
Sottoscritto
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Colophon
A f. 60ra-b: Explicit commentum super Boetio de consolatione philosophie deo gratias, amen. Et scriptum et exaratum per me Iohannem filium olim Thomaxii notar(ium) et script(orem) pistoriens(em) sub a(nno) d(omini) n(ostri) MCCCCo secundo die XXV octubris XI indictione. Nomi Mattia Lupi (a. 1380 ca.-1468), utilizzato da (ante 1468); Iohannes Tomaxii notarius (fl. XV), copista (sec. XV. 1)Storia del manoscritto Sul verso del f. di guardia iniziale una mano moderna ha scritto: Auctoris nomen est Nicolaus veluti adparet ex minutissimi[s] characteris inscriptione in diagonali littere initialis exordinis Praedicatorum . Infatti (come una seconda mano moderna ha trascritto, sempre sul verso del f. iniziale a completamento di questa nota), nella sottile filigrana ad inchiostro marron chiaro della lettera iniziale, è scritto in modo quasi illegibile e indistinguibile senza lente di ingrandimento: Hoc composuit opus frater Nicholaus. Expositio in Boethii Consolationem Philosophiae , Nicolaus Trevet n. 1258 ca., m. 1334 ca. , ff. 1ra-60rb mutiloCommentarium in Vergilii Bucolica , Nicolaus Trevet n. 1258 ca., m. 1334 ca. , ff. 60va-65vbBibliografia Bandini Catalogus vol. III col. 12; Nascimento-Diaz: Comentario (fonte); Vianello Commento virgiliano (letteratura secondaria); Stok Nicholas Treveth (1992) p. 233 e sgg; Black-Pomaro Consolazione (2000) pp. 106-108 scheda nr. 12, tav. X e passim (fonte della scheda)
Risorse esterne collegate
Plut.77.03 (Teca Digitale Laurenziana)
Responsabile scheda: Gabriella PomaroScheda derivata da: MEL
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